Il Building Information Modeling (BIM) sta diventando sempre più diffuso nei settori dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) in tutto il mondo. Il BIM consiste in informazioni digitali che possono essere condivise e utilizzate per prendere decisioni e risolvere problemi attraverso soluzioni informatiche.
Questo approccio, sempre più adottato globalmente, sta rivoluzionando il modo in cui vengono gestiti i progetti nel settore pubblico, grazie alla sua capacità di digitalizzare completamente le informazioni e favorire la collaborazione in tempo reale tra tutti gli attori coinvolti.
Il BIM offre numerosi vantaggi, tra cui una maggiore trasparenza, precisione e controllo durante l’intero ciclo di vita del progetto, riducendo rischi e costi associati a errori di progettazione e costruzione. Inoltre, migliora la manutenzione e la gestione degli asset una volta completato il progetto, garantendo un risparmio significativo delle risorse pubbliche a lungo termine e una migliore qualità delle infrastrutture.
Per accelerarne l’adozione, a livello politico è presente una chiara e inequivocabile spinta volta a stabilire iniziative governative efficaci per imporne l’uso nei progetti pubblici, fissando normative e linee guida BIM.
L’Implementazione del BIM in Italia
Il governo italiano ha approvato il Decreto Legislativo 36/2023, che promuove l’adozione del BIM nei progetti pubblici. Questo strumento si allinea agli obiettivi di transizione ecologica e digitale a livello globale, europeo e nazionale, favorendo la digitalizzazione attraverso gli appalti pubblici e rispondendo alla Strategia nazionale per gli appalti pubblici.
Il Valore dell’Implementazione del BIM
L’adozione del BIM negli appalti pubblici mira a migliorare l’efficienza della spesa pubblica, riducendo tempi e costi e aumentando la produttività. Secondo il “Manuale per l’introduzione della metodologia BIM da parte del settore pubblico europeo” (Gruppo di lavoro BIM UE), la digitalizzazione dei processi di ingegneria e costruzione può portare a risparmi significativi, fino al 20% delle spese di costruzione.
Inoltre, il BIM agisce come catalizzatore della trasformazione digitale nel settore delle costruzioni, migliorando la competitività delle imprese italiane sia a livello nazionale che internazionale attraverso processi più sostenibili economicamente e ambientalmente.
Uso Obbligatorio della Metodologia BIM
L’obbligo dell’uso del BIM negli appalti pubblici in Italia è motivato dai benefici operativi, competitivi e di controllo che esso offre. Questa implementazione non solo favorisce il settore delle costruzioni, comprese le piccole e medie imprese (PMI), ma beneficia l’intera società.
Adempimenti Preliminari e Necessità di Supporto Specializzato
L’uso obbligatorio della metodologia BIM negli appalti pubblici in Italia si basa sulla raccolta dei benefici che essa fornisce a livello operativo, competitivo e di controllo. L’incorporazione del BIM negli enti pubblici avrà un effetto trainante, consentendo al settore delle costruzioni, comprese le piccole e medie imprese (PMI), e alla società nel suo complesso di beneficiare delle opportunità offerte dall’uso di questa metodologia.
Gli adempimenti preliminari
Con l’introduzione del BIM subentra, per le stazioni appaltanti, l’obbligo di:
- Adottare un piano di formazione BIM appropriato per garantire che le persone acquisiscano le competenze necessarie nell’uso degli strumenti e dei metodi BIM. Questo piano prevede in modo specifico l’identificazione di figure professionali all’interno della Stazione Appaltante incaricata della gestione delle informazioni.
- Definire un piano di acquisizione e manutenzione software ed hardware adeguato di gestione digitale dei processi decisionali e informativi.
- Redigere un atto organizzativo avente lo scopo di formalizzare a livello di organizzazione le procedure di gestione informativa inerenti all’affidamento e alla esecuzione dei contratti pubblici nonché alla gestione del ciclo di vita dei beni.
È utile osservare che nel decreto viene richiesto che gli adempimenti preliminari non rimangano sulla “carta”, cioè siano non solo definiti e redatti, ma anche attuati e adottati.
Il passaggio al BIM non è rapido e deve essere programmato fin da subito.
Per questo è importante per gli Enti Pubblici affiancarsi ad uno specialista BIM in grado di guidare e razionalizzare le attività di formazione e gli strumenti più adatte alle specifiche esigenze.